Progetto "Garibaldi Agricoltore (Orti di Garibaldi)"
Col progetto "Garibaldi Agricoltore (Orti di Garibaldi)", attualmente in fase di attuazione, l'Ente Parco intende valorizzare un insieme di risorse legate ad all’isola di Caprera e al suo insediamento storico legato alla vita di uno dei più significativi personaggi della nostra storia: Giuseppe Garibaldi. La scelta non cade a caso in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia e in previsione, dunque, di una più massiccia affluenza nei luoghi della memoria del Risorgimento.
Il progetto prende corpo con la finalità di ripristinare fedelmente in futuro l'ambiente agricolo realizzato da Garibaldi: dagli olivi alle arnie fino alle essenze per i profumi. L’obiettivo del progetto è di mettere a fuoco una conoscenza più completa, approfondita dell’Eroe nazionale.
Il progetto, infatti, mira a valorizzare un aspetto della storia materiale troppo spesso oscurato dall'epica patriottica di quel periodo e a dare una luce nuova a una figura conosciuta quasi sempre in virtù delle vicende politiche e militari. In pochi conoscono le “gesta” degli ultimi trent'anni della vita del Generale, anni che egli trascorse della cosiddetta “Casa Bianca” di Caprera e durante i quali si dedicò a trasformare una grossa parte di quell'isola arida e incolta in una moderno sistema di colture. Grazie alle sue conoscenze e alla disponibilità di tecnologie allora sconosciute al territorio dell'Arcipelago di La Maddalena, egli riuscì a creare, tra le aree di “Funtanaccia” (località che comprende il compendio museale) e della “Piana della Tola” (a sud-est della Casa Bianca), una vera e propria azienda agricola - sul modello della fazenda sudamericana – con vigne, frutteti, pozzi, stalle e mulini.
Gran parte di queste opere sono oggi “invisibili”: le costruzioni si trovano in stato di degrado, mentre le coltivazioni sono scomparse per fare spazio ai pini e alla macchia mediterranea.
Il Parco Nazionale ha per questo avviato concretamente, a partire dal febbraio 2011, un piano di recupero paesaggistico che, con il progetto denominato "Garibaldi Agricoltore (Orti di Garibaldi)", intende recuperare le colture e le costruzioni esistenti al fine di dare vita a un giardino botanico e a una serie di percorsi museali e naturalistici lungo i quali ripercorrere non solo le opere dell'agricoltura garibaldina ma anche riscoprire le potenzialità delle produzioni locali sia sotto il profilo dell'autoconsumo che dell'offerta alla popolazione turistica.
L'opera di recupero paesaggistico, tuttavia, incontra diversi ostacoli alla propria realizzazione sia alla luce delle normative sulle aree protette che di quella riguardante i siti – come l'Arcipelago di La Maddalena - individuati dalla legislazione europea come SIC (Sito di interesse comunitario) e ZPS (Zone di protezione speciale). A ciò si aggiunge il fatto che la disponibilità finanziaria dell'Ente stesso non può essere sufficiente per portare a termine una ricostruzione totale dello status quo ante.
Per i motivi elencati in questa premessa il proposito del Parco Nazionale è quello di progettare e realizzare una ricostruzione digitale completa degli ambienti in oggetto, sfruttando le competenze dei professionisti coinvolti nel progetto (architetti, agronomi, geologi, biologi, etc.) e avvalendosi delle moderne tecnologie di computer grafica.
Tale ricostruzione potrà entrare a fare parte integrante e conclusiva del percorso museale stesso, dando ai fruitori la possibilità di cogliere meglio, con una visione d'insieme, la bellezza degli “Orti di Garibaldi” e con essa il legame profondo che - a partire dall'Eroe dei Due Mondi - ancora oggi, unisce gli Italiani al proprio paesaggio.
La figura dell'Eroe e le attività svolte nel corso della sua visita sull'isola di Caprera costituiscono il cuore di un progetto di recupero dei luoghi e dei terreni e per costruire un Compendio didattico-scientifico promosso dal Parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena con l’Istituto internazionale di studi "Giuseppe Garibaldi", l’associazione nata nel 1981 che riunisce i reduci garibaldini per difondere i valori della libertà dei popoli e della tutela dei diritti umani, ed in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Sassari e Nuoro. Con quest'ultima è stato siglato un protocollo d'intesa che prevede una sinergia progettuale ed esecutiva che porti all’armonizzazione del progetto denominato "Orti di Garibaldi" in corso di predisposizione da parte della Soprintendenza con il progetto denominato "Garibaldi Agricoltore" curato dal Parco.
Ambiente. Come primo passo si renderà necessario recuperare l’area rurale utilizzata da Garibaldi e ripristinare gli spazi destinati alla coltivazioni dei terreni agricoli, oggi degradati e coperti dalla vegetazione spontanea. Recenti studi dell’Università di Sassari, richiesti dell’Ente parco, hanno dimostrato la presenza nell'isola di Caprera di alcune specie con alto valore fitocosmetico.
Cultura. Attraverso la figura di Garibaldi si vuole recuperare il rapporto tra l’uomo e la natura come elemento ispiratore dell’idealismo umano. Tema che sarà esaltato con un «evento nell’isola di La Maddalena» ancora però coperto dal riserbo.
Impresa. Tutti i prodotti derivanti dalla coltivazione dei terreni agricoli (orti e uliveto), dall’a llevamento delle api (miele e derivati alimentari e ad uso cosmetico) e dalla produzione delle essenze e piante officinali nel Giardino botanico (oli essenziali e prodotti fitocosmetici, bioterapici) saranno destinati alla commercializzazione sul posto.
Impatto. Saranno recuperate e restituite all’utilizzo le strutture annesse all’attività agricola (la vasca maiolicata per il lavaggio del grano e delle olive, la vasca piana circolare per la battitura del grano, e che si prevede possano essere scoperte) e, per fini didattici, il mulino a vento (modello unico al mondo).